ANAHATA IL QUARTO CHAKRA

Pubblicato venerdì 23 gennaio 2015

anahata quarto chakra

Anahata è  un chakra particolarmente delicato, sensibile più di ogni altro alla qualità energetica dell’ambiente circostante. Infatti al di là del cuore , della pelle, del tatto e delle mani, risuona in diretta corrispondenza con quella zona del cervello preposta alla creazione artistica: musica, pittura, cultura ecc.

In sanscrito il suo significato vuol dire “inattacabile” in quanto dopo aver superato le prove iniziatiche dei tre primi chakra, rabbia, paura, tristezza, l’amore può finalmente fluire liberamente. il suo elemento è l’aria  e il senso che governa è il tatto.

In questo livello  l’atteggiamento individuale verso la vita, la volontà, la coscienza superano le barriere dell’umano e guadagnano velocità per proiettarsi dove all’uomo  comune non é consentito.

La pienezza energetica la si raggiunge tra i ventidue e i trentun anni quando si diventa più ricettivi in tutte le forme di espressione. Si comincia a tracciare un percorso della vita.

L’amore di Anahata é dunque  puro e incondizionato, lontano anni luce dal possesso e dalla pretesa di ricevere in cambio lo stesso sentimento. L’amore diventa accettazione e comprensione.

La persona in cui Anahata agisce in modo armonioso si  riconosce subito dai modi gentili  e dalla simpatia che emana.

Quando funziona a dovere , la vita di relazione non rappresenta un problema. Non si incontrano difficoltà a rapportarsi con gli altri, partecipando anzi con simpatia alle loro vicende, senza nessun timore di scoprirsi.

Si ha un funzionamento in eccesso  quando si esagera facendosi  venire l’ansia aspettandosi qualcosa in cambio, simpatia, benevolenza, gratitudine. Anche la postura nel sonno è emblematica: ritratta sul bordo del letto in un atteggiamento di rifiuto e di fuga.

Si ha un funzionamento carente quando ci si deprime senza motivo e si ha il rifiuto di farsi toccare. Chiuso piuttosto freddo, indifferente, ma in fondo estremamente vulnerabile appare sempre sulla difensiva. Il terrore di essere rifiutato lo congela e lo blocca. Il tentativo di compensare le sue carenze, si traduce nell’eccesso opposto, con comportamenti fin troppo servizievoli.

Il loto di Anahata è di colore verde, il colore di Venere, la Dea dell’amore.  Ha dodici petali verdi. Questo numero rappresenta un ciclo completo: dodici mesi, dodici ore, dodici segni zodiacali.

Se volete aiutare Anahata non potete rifiutarvi di socializzare e di cercare il confronto con gli altri. Inoltre se aggiungete delle passeggiate fra la natura a piedi scalzi, vi rigenererete.  Il ripetere mentalmente il mantra “om shanti”  vale a dire pace, vi dará conforto.

Per meditare mettetevi a busto eretto incrociando le mani sul cuore, sotto la sinistra e sopra la destra e chiudete gli occhi.  Ascoltate il vostro cuore e diventerete  una cosa sola con le pulsazioni e il ritmo. L’aria inalata dovrá essere esalata in dodici piccoli soffi che effettuerete attraverso le narici.